L'ANTICA CITTA' RESISTE, LA NUOVA DOVRA' NASCERE

giovedì 26 maggio 2016

Programma elettorale della Lista “LO SPECCHIO” e del candidato Sindaco Elio Sticco


Presentazione

La presentazione del programma amministrativo nell’ambito della continuità di bilancio dovrebbe trovare gli spazi nel pregresso e nelle risorse per realizzare con oculati accorgimenti il cambiamento in positivo di una gestione negativa e fallimentare, che certamente non potrà avvalersi degli uomini che hanno speso male nel passato le proprie energie onde la necessità per gli elettori di correggere gli errori che hanno portato la CITTA’ al degrado ed alla spoliazione a mezzo di una politica ghettizzante che ha isolato la città dal contesto nazionale ed i cittadini dalla città.

La macchina della città ormai è arrugginita e non funzionante per cui bisogna cominciare da zero onde c’è bisogno del pilota per guidarla e della squadra che sappia aggiustarla o sostituirla con un nuova vettura se quella arrugginita o rotta non potrà essere aggiustata.

Ed allora la responsabilità del RISORGIMENTO di SANTA MARIA  CAPUA VETERE dovrà essere costruita dai cittadini a mezzo del voto che andranno ad esprimere il prossimo 5 giugno 2016 con cui oggi potranno realizzare la RIVOLUZIONE SAMMARITANA.

La lista de LO SPECCHIO non deve attendere certamente l’esito per vincere in quanto nelle elezioni non vince il candidato ma l’elettore che sappia operare la propria scelta ed infatti oggi dai rendiconti delle precedenti elezioni risultano essere stati sconfitti tutti gli elettori che nelle passate elezioni operarono una scelta, che al consuntivo è risultata completamente errata con lo scenario della CITTA’ allo sbando.

Errare humanum est perseverare autem diabolicum.
La lista “LO SPECCHIO” esaurisce quindi il proprio compito con la proposta candidatura accompagnata da serio programma ma la valutazione spetta all’elettorato che se ne renderà responsabile con la scelta del Sindaco e della squadra che dovrà rendere pervia la strada tracciata nel programma per il RISORGIMENTO SAMMARITANO e la RIVOLUZIONE  UNITARIA.
Le
energie e la forza per la ripresa dovranno essere attinte dalla storia di 2.800 anni che non dovrebbe essere tradita dalla perseveranza negli errori, che presenta la gloriosa città di Santa Maria  Capua Vetere nello stato confusionale di liste disunite nelle quali si annidano vecchi amministratori, responsabili dello sfacelo.
La lista de
“LO SPECCHIO” offre il proprio impegno ai cittadini con la serenità della saggezza segnalando che la responsabilità passa agli elettori, che si giocano col voto il loro futuro, che certamente non si ritrova nell’irrazionale percorso della moltitudine di liste incontrollabili fuoriuscendo dall’obiettivo e portando la città di Santa Maria Capua Vetere al di fuori del contesto logico e razionale che si coniuga nell'unico sentimento che è
l’amore per la propria madre che per i cittadini è

SANTA  MARIA  CAPUA VETERE

1) Nella storia la radice del programma 
  
Come tutti sapranno la ricchezza della storia Sammaritana rende difficile anche una sintesi del percorso di 2.800 anni.

Fondata dagli Etruschi nel IX secolo a. C. 800 Capua Vetere (chiamata da Cicerone altera Roma) fu una delle più grandi città del mondo e gareggiava per grandezza con la città di Roma con cui si è trovata anche in contrasto così da allearsi con Cartagine di cui  chiese  alleanza e che ritrovava la propria floridezza economica diventando una importante città manifatturiera nel campo dei beni di lusso (profumi, bronzi, ceramiche, unguenti) che commerciava nel Mediterraneo .

La fama della città, ove si trovava il ludus gladiatorius divenuto famoso per i lanista Lentuls Batiatus, era altresì legata all’Anfiteatro Campano che gareggiava con l’Anfiteatro di  Roma.

L’Anfiteatro Campano richiama il ricordo della rivolta degli schiavi capeggiata dal gladiatore Spartaco che radunò intorno a sé i ribelli, che, aumentavano al suo seguito, così che di vittoria in vittoria la rivolta saliva al centro Italia e poi scendeva in Sicilia e quindi risalire di battaglia in battaglia in Calabria ove nel 71 a.C. nei pressi di Petelia (oggi Strongoli) trovò la morte combattendo il suo  eroe.

La città di Capua nell’841 d.C. a seguito della quasi totale  distruzione da parte di mercenari saraceni assoldati dal principe di Benevento Radelchi vide raccogliersi la popolazione superstite intorno alla chiesa Santa Maria Maggiore ove è sorta l’attuale Santa Maria Capua Vetere mentre nell’846 d.C. sorgeva sul sito dell’antica Casilina a distanza di 4 chilometri la nuova città di Capua ad opera dei  Longobardi.

Ma anche una sintesi sulla Capua antica suonerebbe offesa a quello che riteniamo essere il massimo storico della Città e rinviamo al libro di “CAPUA ANTICA” del concittadino ALBERTO  PERCONTE LICATESE - Edizione Spartaco - che dovrebbe essere adottato in tutte le nostre scuole mentre all’emerito studioso dovrebbe essere affidato un ruolo attivo per valorizzare i monumenti, la storia e le commedie dell’epoca utilizzando per le manifestazioni sia il Teatro Garibaldi” che l’Anfiteatro.

Lo studioso troverà la collaborazione di don Mario Miele - autore del libro “CAPUA VETERE”, Ed. Stampa  Sud.

Nelle visite storiche destinate all’Anfiteatro, Mitreo, Duomo, Museo Archeologico ecc. dovrà essere spiegato ai visitatori anche il significato delle intestazioni dell’itinerario storico quali piazza Errico Malatesta, vico Mitreo, via Arco Adriano, via Mazzocchi, via Teti, via Fardella, piazza del Duomo, via D’Angiò in correlazione col periodo Garibaldino riferito all’Unità d’Italia consacrato nel documento del 2/11/1960 sottoscritto dal re Vittorio Emanuele II e Garibaldi nel palazzo Teti in Santa Maria Capua Vetere via Roberto d’Angiò.

La città di Santa Maria Capua Vetere con la legge del 2 agosto 1806 nella divisione delle Province, che metteva fine al crudele e disumano vassallaggio feudale, fu nominata Capitale di Terra di Lavoro dando fondamento al principio dell’eguaglianza di tutti di fronte alla legge sul presupposto di una magistratura indipendente e neutrale. 

Successivamente con la legge n. 140 del 20 maggio 1808 Giuseppe Bonaparte prima di lasciare Napoli per il regno di Spagna riorganizzava l’amministrazione giudiziaria e istituiva il Tribunale della Provincia di Terra di Lavoro in Santa Maria Capua Vetere ritenendo di localizzare il polo amministrativo a Caserta ed il polo militare a  Capua.

Nella sintesi dell’iter storico non possono essere lasciati nell’oblìo personaggi come l’avv. Luigi Sticco - Presidente del  Primo  Ordine degli Avvocati - che insieme a Gaetano Mellucci ed Andrea de Domenico in data 15 maggio 1848 scrissero una pagina memorabile  di storia patriottica e risorgimentale quando per dare soccorso ai fratelli rivoltosi di Napoli, assaltarono la strada ferrata locale disarmando la forza pubblica e, per impedire il transito delle truppe da Capua, di- struggevano i binari, subendo poi per tale fatto la condanna a 30  anni di reclusione.

La cultura della storia Sammaritana va diffusa nelle Scuole con le  quali concordare anche una cerimonia annuale in cui attribuire premi alla migliore trattazione dell’argomento.

Una necessità permanente che impone il rafforzamento del Museo Archeologico e Risorgimentale non solo per la formazione sociale e patriottica ma per incrementare il turismo.

Non va trascurato il periodo della storia contemporanea durante il quale Santa Maria Capua Vetere ha inciso positivamente sostenendo in modo unitario uomini politici ed avvocati di alto profilo come Giuseppe Fusco uno dei quattro padri Costituenti eletti in Provincia di Caserta e per dieci anni Presidente dell’Ordine Forense; Giacinto Bosco - giurista e statista - al cui impegno si deve il nuovo Palazzo di Giustizia in piazza della Resistenza inaugurato nel 1985.

Va anche ricordato Giuseppe Santonastaso, Sindaco di Santa Maria Capua Vetere negli anni 1960, per lunghi anni prestigioso parlamentare ed uomo di governo, alla cui incisiva azione si deve la eliminazione  dei passaggi a livello non solo a Santa Maria Capua Vetere ma  Caserta, Maddaloni e così di seguito.

La cura del centro storico dovrà tenere in evidenza i palazzi di  Eugenio Della Valle, Auriemma, Benucci, Caporaso, Cipullo, Cortese, Dinacci, Fossataro, Matarazzi, Mazzocchi, Melzi, Morelli, Paolella, Ricciardi, della Catena (ex Mulino Buffolano), Tagliacozzi, Teti, Torre di Sant’Erasmo, Di Rienzo.


2) Programmi, Bilanci, Risorse  

Riteniamo che non sia concepibile un futuro senza l’analisi del passato per cui la storia costituisce il necessario presupposto per dare contenuto alle proposte del domani così sul piano amministrativo il bilancio consuntivo ha come premessa il bilancio preventivo, ed invero principi di bilancio sono l’unità contabile e la continuità temporale (anno solare per entrambi): il posticipo del preventivo comporta l’attivazione dell’istituto dell’ Esercizio provvisorio previsto per la durata di due mesi che cessa comunque con l’approvazione da parte del Consiglio Comunale del bilancio rinviato. Approvato il bilancio di previsione, esso è la fonte di legittimità delle spese e delle entrate; la legge prevede variazioni di bilancio da parte del Consiglio Comunale; tutte le modifiche vengono integrate entro il 30 novembre grazie ad un’operazione contabile definita “assestamento di bilancio”.

Il bilancio consuntivo (rendiconto) rappresenta il documento contabile con cui la Giunta Comunale alla fine dell’anno certifica le spese e le entrate effettivamente sostenute per la gestione dell’Ente comunale con l’approvazione entro il 30 aprile dell’anno successivo da parte del Consiglio.

Il Consiglio che sarà eletto il 5 giugno 2016 quindi si troverà di fronte   a bilancio preventivo già approvato sulla base di indirizzo della passata amministrazione con tutte le difficoltà di dare corpo alla svolta e di ricorrere a variazioni di bilancio, che certamente intralciano un ordinato inizio del nuovo indirizzo che peraltro richiede che la nuova amministrazione sia unita sul programma. Il primo auspicio che gli elettori sappiano utilizzare il voto per unire nel difficile panorama dell’eccessivo frastagliamento di circa 30 liste in competizione e sappiano risolvere il primo problema che è di loro esclusiva responsabilità: la cosciente analisi di tutti gli errori commessi nel passato.

Il Nuovo Consiglio dovrà reperire nuove risorse e nuovi incentivi (Fondi Europei, Nazionali e Regionali) puntando sulle responsabili disattenzioni del Ministero della Giustizia, Ministero dei Beni ed Attività Culturali e del Turismo, Ministero della Istruzione, Ministero della Sanità, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Ministero degli Esteri, Regione Campania, Delegazione Campana al Consiglio d’Europa. Rientrano in detto argomento la rivisitazione del nostro patrimonio immobiliare del Comune; l’organizzazione dello smaltimento rifiuti che deve diventare attiva non essendo comunque sostenibile l’eccessiva imposizione a carico dei cittadini; l’organizzazione dei parcheggi e l’eccessivo rigore, che non tiene conto del deficit delle aree libere disponibili, specie nei pressi delle strutture giudiziarie.

Va incentivata altresì la risorsa del volontariato e dell’associazionismo che fino ad oggi non ha affrontato il degrado della villa Comunale e del verde pubblico né può passare in seconda linea il problema della disoccupazione giovanile, della professione forense, dell’equa distribuzione degli incarichi, dell’oblìo del centro storico, della manutenzione della viabilità con la fognatura ed i fossi laterali delle strade esterne. In- somma una rivoluzione che non dovrà essere certamente punitiva per gli elementi che daranno rendimento e competenza.Come tutti sapranno la ricchezza della storia Sammaritana rende difficile anche una sintesi del percorso di 2.800 anni.


3) Monitoraggio delle aree di intervento 

Nella premessa abbiamo affermato che non si può costruire il nuovo cancellando il passato ma il presente non potrà incamminarsi nel futuro senza analizzare il passato, correggere gli errori e rimuovere gli ostacoli e le barriere esterne. La partecipazione alle attuali elezioni di numerose liste civiche dimostra che i partiti segnalati nell'articolo 49 della Costituzione ormai rappresentano la macchina arrugginita e inefficiente della politica. Gli uomini che si sono invecchiati nel ruolo hanno esaurito energie, schemi ed idee e dovrebbero aiutare il  nuovo a germogliare piuttosto che riciclarsi rendendo asfittico l’entusiasmo e l’impegno di chi si propone alla guida della Città.

Certamente la molteplicità di liste accoppiate al candidato Sindaco hanno solo il significato di assicurare i pochi voti dei familiari su quel nome senza speranza di potere qualificare la propria candidatura.

La sintesi storica sopra riportata ci ha agevolati nella ripartizione delle aree di interesse per la futura amministrazione comunale che di seguito andremo a trattare fornendo gli spunti essenziali perché la città di Santa Maria Capua Vetere si consolidi come la città del Foro del territorio con impegno al recupero di quanto ci è stato sottratto in violazione dei principi su cui il Governo ha varato una riforma che si    è dimostrata disastrosa, confusionaria, caotica e disordinata con dispendio di risorse e disfunzioni dell’amministrazione della giustizia.


4) Polo giudiziario 

Il Tribunale della città di Santa Maria Capua Vetere è il punto nodale sul quale si concentra oggi l’attenzione della cittadinanza, che già è stata ferita dalla legge di riforma della geografia giudiziaria, con la quale la circoscrizione giudiziaria è stata amputata dei Comuni del- l’aversano passati al nuovo Tribunale di Napoli Nord mentre seguendo un disegno schizofrenico il Governo ha anche soppresso con  una farsa, tra le altre, anche la Provincia di Caserta creando disfunzioni e danni non rimarginabili.

Il caos si aggrava in quanto la città di Santa Maria Capua Vetere non riesce ad ottenere dal Ministero di Giustizia le somme erogate come anticipazioni della manutenzione dell’edificio centrale della giustizia penale di piazza della Resistenza, per il periodo in cui gli era stato affidato in gestione dal Ministero di Giustizia.

Ma la stranezza è che il Ministero che oggi ha assunto la gestione diretta del Palazzo di Giustizia Penale dovrebbe provvedere con urgenza alla esecuzione dei lavori indispensabili per l’agibilità evitando lo sgombero e la paralisi dell’attività e quindi non aggravare la propria inadempienza incorrendo non solo nella responsabilità politica ma anche in quella amministrativa e penale.

Il Comune di Santa Maria Capua Vetere, interessato a conservare il Tribunale intorno al quale ruota la vita della “polis” dovrebbe realizzare quella Cittadella Giudiziaria, il cui progetto ebbe rilevanti costi, evitando di rincorrere suoli per la sua edificazione diversi da quello della Caserma Andolfato che pur in precedenza segnalato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati non è stato preso in considerazione perdendo  tempi  preziosi  in  favore  del  territorio  Aversano con il nuovo Tribunale di Napoli Nord.


5) Polo della formazione forense 

E’ stata realizzata a Santa Maria Capua Vetere la “Fondazione FEST” sita nell'edificio di via Lussemburgo, destinata alla formazione dei praticanti Avvocati ed oggi anche alla formazione continua per gli Avvocati.

Tale Scuola è la prima d’Italia istituita con delibera del Consiglio del- l’Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere del 17 dicembre 1976  e cioè conta circa 40 anni.

Il Comune dovrebbe dare l’adeguato supporto ad una realtà che va rafforzata ed estesa sul piano nazionale e dare l’adeguato impulso  alla iniziativa che risulta essere la prima in assoluto in Italia.


6) Polo della risoluzione alternativa delle controversie. Arbitrato irrituale 

Il futuro delle risoluzioni delle controversie civili su materia disponibile è previsto nella mediazione/conciliazione: la legislazione già ha iniziato i primi passi col rendere obbligatorio il procedimento di conciliazione pre-giudizio ma la condizione di procedibilità del processo   è rimessa alla eccezione della parte od al rilievo del giudice da formulare non oltre la prima udienza.

Il Comune di Santa Maria Capua Vetere per confermarsi centro giurisdizionale dovrebbe interessarsi anche della definizione convenzionale delle controversie e già disporre di una struttura adeguata ove alloggiare l’Ente che sulla base del regolamento predisposto dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati istituiva le Camere di Risoluzione Alternativa  delle Controversie.

Il Comune di Santa Maria Capua Vetere dovrebbe assumere l’iniziativa di insediare in Santa Maria Capua Vetere il Centro Nazionale delle Risoluzioni Convenzionali Alternative delle Controversie che coinvolgerebbe tutte le Libere Professioni nei Collegi Arbitrali.


7) Polo Ambientale, Turistico, Urbanistico, Sportivo

La situazione comunale richiede che ci si addentri in profondità sui problemi che le precedenti Amministrazioni non hanno saputo risolvere ed uniti puntare alla Rivoluzione Sammaritana che utilizzando la propria storia sappia costruire il proprio futuro cominciando da zero. Tracciando gli itinerari archeologici e quelli risorgimentali va anche evidenziato che a palazzo Teti in via Roberto d’Angiò fu consacrato il documento da cui ebbe origine l’Unità d’Italia.

L’itinerario archeologico e quello risorgimentale viene segnato dai nomi appropriati che segnano il ricordo dei fatti storici bene puntualizzati nei libri in precedenza menzionati. In tale coerenza va poi sistemata la storia moderna e contemporanea.

L’attrazione delle attività per incentivare il turismo comporta anche l’invenzione di agevolazioni per la ripresa degli imprenditori, commercianti, ristoratori ed artigiani.

La intensificazione della cura della periferia comporterà il miglioramento dei rapporti con i Comuni confinanti con cui concordare anche la soluzione di nodi nevralgici stradali e degli altri problemi comuni.

Va affrontato con immediata priorità il problema dei rifiuti e della relativa differenziazione nonché la riduzione della relativa tassa, quello della manutenzione ordinaria e straordinaria delle fogne e viabilità interna ed esterna con i fossi laterali ormai occlusi.

Il problema della tassa rifiuti chiama in attenzione le aliquote dell'IMU e TASI unitamente alla debita attenzione del centro storico, delle auto e carrozze d’epoca; va rivisitato il piano regolatore e la vigilanza  sulle nuove costruzioni per la scrupolosa osservanza della corrispondenza tra  il concesso ed il realizzato, prima del rilascio del certificato di agibilità.  La destinazione residenziale per la competitività della città di  Santa Maria Capua Vetere nella dignità dei lustri dell’antica Capua implica che non ci si distragga dalla cura del verde pubblico, della villa Comunale, dell’attività sportive e della piscina ecc. con ripartizione  incentivante delle aree di ristorazione e di svago unitamente alle attività di formazione fisica ed intellettuale.

L’argomento ci porta alle attività sportive di calcio, tennis, nuoto, palestre, ballo, atletica, pugilato, ciclismo, motociclismo, ippica ecc. In proposito dell’ippica e delle carrozze d’epoca il Comune dovrà rendere attivo e palpitante il centro dell’incremento ippico. Le associazioni ed il volontariato dovranno recitare la loro parte nella “rivoluzione sammaritana”. Le Scuole meritano un segnale particolare nella vitalità della ripresa ed all'uopo oltre alla Università, alla Fondazione FEST, va anche annoverata la nuova iniziativa assunta dagli Istituti Scolastici Iervolino nell'edificio dei “CARISSIMI” in via Tari, 49. L’indirizzo Enogastronomico si inserisce nel progetto di creare nei percorsi archeologici e risorgimentali cantoni di ristorazione, steak house, fish steak house, pizzerie, paninoteche, cornetterie, pasticcerie e gelaterie, sale di incontro ecc. ecc. contrassegnando ogni locale con assaggio gratuito di una pietanza secondo le ricette del- l’antica Capua, suggerita dall'Amministrazione secondo le Scuole specializzate  in  ristorazione. Come  pure  va  potenziata  la  Università della terza età.


8) Polo sanitario 

Il Polo Sanitario ruota intorno all'Ospedale San Giuseppe e Melorio in Santa Maria Capua Vetere.

Tale struttura ha bisogno di ampliamento di reparti con dotazione di ulteriori attrezzature secondo gli aggiornamenti della scienza medica. In tale prospettiva va sollecitato il Ministero competente e l’ASL, previa analisi dell’attuale situazione.


9) Polo di incremento ippico regionale

Il Centro di incremento Ippico è situato in zona oggi centrale della Città di Santa Maria Capua Vetere e deve inserirsi nella prospettiva di un nuovo Corso che abbiamo denominato della “Rivoluzione Sammaritana”.

La centralità della zona dovrà assumere un ruolo attivo di attrazione operativa per cui la stasi in cui versa il sito non è consentibile e  quindi si dovrà prendere contatto con la Regione al fine di evitare che quella superficie si assenti dal ruolo che la città di Santa Maria Capua Vetere intende esprimere per la ripresa ed il suo Risorgimento. La trascrizione della storia del suddetto ex “Centro di Incremento Ippico Regionale” riportato da Internet motore Google già evidenzia  la attuale stasi di ogni attività del Centro che si è tentato di conservare con destinazioni di ripiego. La necessità quindi che il Comune possa interfacciarsi con la Regione per inserire il “centro” nel programma Risorgimentale della Città di Santa Maria Capua Vetere.

La storia del centro
“Il Centro Regionale di Incremento Ippico di Santa Maria Capua  Vetere (Caserta) sorto intorno al 1853 come Regio Deposito Cavalli Stalloni - ha assunto la denominazione di Istituto di Incremento  Ippico nel 1955 con il D.P.R. 22 Settembre  1955  n.  1298.  Con  la  legge 21  Ottobre 1978  n. 641,  emanata in applicazione   dell’articolo 75 del D.P.R. n. 616/77, l’Istituto di Incremento Ippico è stato soppresso e messo in  liquidazione. 

Le funzioni concernenti l’ippicoltura ed, in particolare, il mantenimento degli stalloni di pregio, l’ordinamento del servizio di monta, la gestione dei depositi di cavalli stalloni nonché gli interventi tecnici  per il miglioramento delle produzioni equine, sono state, quindi, trasferite alle Regioni.

In seguito con la legge regionale n. 42 del 2 Agosto 1982  - articolo   62 - Provvedimenti per l’attuazione del programma agricolo regionale, le funzioni e le attività del soppresso Istituto di Incremento Ippico, sono state incardinate negli uffici dell’Assessorato all’Agricoltura.

Con deliberazione della Giunta Regionale  della  Campania  n.  8094 del 18 novembre 1996 le funzioni istituzionali sono state, quindi, attribuite al Settore Tecnico Amministrativo Provinciale Agricoltura/Centro Provinciale di Informazione e Consulenza in Agricoltura di Caserta (Settore TAPA-CePICA).

Il Settore TAPA-CePICA di Caserta, in attuazione della predetta delibe- razione, ha assicurato lo svolgimento delle attività in precedenza svolte dall’Istituto, consistenti nel mantenimento e gestione di un numero di riproduttori equini ed asinini adeguato alle esigenze del territorio, nell’impiego degli stessi alla monta, nell’autorizzazione e controllo delle stazioni di monta equina pubblica e privata, ai sensi della legge 30/91, modificata ed integrata dalla legge 280/99  e  relativi Regolamenti di applicazione adottati con D.M 172/94 e D. M. 403/00.”

Il Settore TAPA/CePICA di Caserta ha provveduto anche all'adeguamento funzionale della struttura ai sensi delle vigenti disposizioni in materia di ambiente e sicurezza, alla rifunzionalizzazione del locale infermeria e laboratorio veterinario ed all'acquisto delle relative attrezzature.

Il Settore TAPA Ce.PICA di Caserta, inoltre, negli ultimi anni, ha  attivato nuove iniziative finalizzate ad attività promozionali e di fruizione esterna del Centro che hanno contribuito a realizzare sia  una maggiore integrazione del Centro stesso con il territorio sia all'incremento ed al miglioramento qualitativo delle razze equine esistenti in ambito regionale.

Il Centro Regionale di Incremento Ippico, iscritto al registro regionale delle fattorie didattiche, ha ospitato numerose visite guidate al museo delle carrozze ed alle strutture d’allevamento e diverse iniziative turistiche e storico-culturali, come “Maggio dei monumenti”: ha partecipato  alla  110°   edizione  di  Fiera  Cavalli  a  Verona con propri stalloni. Le iniziative messi in campo dalla Regione per la promozione, l’incremento e la qualificazione dell'ippicoltura campana hanno richiamato numerosi visitatori sia presso lo stand appositamente allestito che presso gli spettacoli ippici ai quali hanno partecipato i cavalli delle razza campane”.


10) Immobili da destinare 

Immobile dell’ex Carcere, del Commissariato, dell’ex sede comunale di via Vetraia, villa comunale, Istituto Cappabianca, Caserma Pica, Caserma I° Ottobre, Palazzo Melzi ecc. dovranno trovare l’appropriata destinazione

Il nuovo Consiglio dovrà trarre dall'inventario dei beni rientranti nel patrimonio del Comune la proiezione per il rilancio della Città.


Conclusioni

Il movimento della lista “LO SPECCHIO” col presente messaggio ha inteso dare degli spunti alla prossima Amministrazione che completerà non appena in possesso dei bilanci, senza pretendere il merito delle idee utili per il Risorgimento della Città di Santa Maria Capua Vetere.


      LISTA DEI CANDIDATI AL CONSIGLIO COMUNALE              

VENTRIGLIA         Pasquale
DI SALVIA               Antonio
GARZILLO             Ada
DI GIROLAMO      Oreste 
MERONE                Maddalena
RUSSO                    Francesco
DI SANO                 Sara
CIPOLLA                Nicola
PURCARO              Maria Rosaria
NORILLO               Roberto
AULICINO             Ermelinda
CECERE                 Giovanni
D’ISA                      Elisabetta
CIARMIELLO        Franco
RUBINO                Santina
ROTONDO               Fabrizio
PARILLO                 Teresa
PIZZONIA              Nicola
FUSCO                    Antonella
PROCIDA               Carmine 
MASTELLONE      Anna




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